CONCORSO NUOVI EDIFICI - EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA | Giuseppe Gambirasio

Molta gente desidera abitare in luoghi urbani e territoriali liberi e non ancora investiti dall’”ordine” della pianificazione urbanistica. In molti casi tuttavia si è assistito ad una espansione insediativa apparentemente casuale e talvolta caotica. Queste ragioni sono il cambiamento delle abitudini abitative, la nuova organizzazione sociale delle famiglie e del lavoro. Non si tratta di luoghi abitati generati al caos e dall’anarchia, ma, al contrario, sono luoghi regolati da un “ordine superiore” perché intrecciato profondamente con la complessità e difficoltà della vita quotidiana, con la “confusione” e imprevedibilità delle variegate necessità e infine, con la affermazione della propria autonomia e della propria responsabile partecipazione nel creare un habitat flessibile e personalizzato. L’aspettativa abitativa più diffusa fra la gente sorge dal desiderio di non sentirsi omologati. E’ ricorrente il termine spregiativo di “alveare” o di “pollaio” attributo all’edilizia condominiale, in particolare a quella “economica e popolare”. Ogni alloggio dovrebbe avere una pur piccola caratterizzazione che lo distingue dagli altri. Il progetto si fa carico di questa istanza di fondo, Ogni alloggio è contenuto in una scatola parallelepipeda prevista in 4 tipi per accogliere nuclei famigliaridai 2 ai 5 componenti. Ogni cellula contiene un solo alloggio disposto al Piano Terra; un modulo di 1,2 x 1,2 m riordina gli spazi interni. Ogni scatola si accosta alle laterali formando un angolo di varie ampiezze che diventa una piccola estensione variabile dell’alloggio stesso. Ogni alloggio ha due spazi verdi: quello a sud potrà essere un giardino attrezzato e quello a notte potrebbe essere anche un orto in questo spazio verde è previsto un piccolo gazebo per la lettura, la musica, per riposare. Sul tetto del gazebo c’è una lampada fotovoltaica di diversi colori. Nelle sere d’estate l’insediamento apparirà come un campo invaso dalle lucciole. I box per le auto sono interrati, ma il corsello non è coperto salvo una pensilina di due metri che protegge le serrande.