Relais Masseria Capasa | Paolo Fracasso

È una campagna straordinaria, di una fertilissima terra rossa popolata da splendidi uliveti con piante secolari di selvaggia bellezza, muretti di pietra “a secco” che si ergono all’azzurro cielo , delimitano i vasti campi creando qua e là trame variabili.
Accanto all’architettura contadina ecco spuntare resti di civiltà di età neolitica, dolmen e menhir , antichissime torri vedette e manufatti denominati “Specchia”.
E’ un paesaggio forte pregnante di segni e di senso dove nasce Martano, paese della “Grecìa salentina”, che ha mantenuto l’etnia greco-bizzantina e dove sorge la Masseria Relais Capasa immersa nei colori e tra gli odori della campagna, il cui nome “Capasa”, dato dalla località in cui nasce, ha significato di giara, vaso che un tempo veniva utilizzato per conservare soprattutto vino e olio.
Il manufatto risale al 1746 e nel 1874 dopo varie vicissitudini familiari diventa di proprietà del napoletano Carlo Gaetani conte di Castelmola il cui figlio Salvatore impiegò le proprie risorse per le opere di bonifica della zona, dove lo stemma araldico dei Gaetani Castelmola, costituito da uno scudo forgiato di sue strisce blu ondeggianti, lo troviamo scolpito sui pilastri ponderali all’entrata della Masseria Relais Capasa.
La finitura del restauro, per opera dello Studio di Architettura Fracasso, parte dal presupposto che il design deve sempre incarnare un duplice movimento: accogliere la vita quotidiana e armonizzare la percezione dello spazio ambientale, dialogando con la tradizione e i luoghi, dove l’impiego di un materiale estremamente naturale come la Pietra di Lecce, grazie al suo colore e aspetto, ricorda la naturalezza del pane, riuscendo a creare figure che evocano morbidezza…realizzando così ambienti confortevoli che sanno di “casa” , accogliendovi con una luce nuova che si fonde mescolandosi con la pietra, originando così colore e forma che vivono per se stesse, emozionando ciò che li circonda.