Un progetto di architettura sostenibile | ANNA MESTO URSINI

Libera connessione di spazi, stili, materiali e colori Bari / Italy / 2009

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L’appartamento è un attico all’ottavo piano di un edificio ubicato nella zona del Parco Due Giugno della città di Bari, è della consistenza di 145 mq con un terrazzo di circa 50 mq, affacciantesi sulla via principale, ed un balcone interno. L’intervento di ristrutturazione è stato radicale, sono state demolite tutte le tramezzature, la pavimentazione ed il massetto originari, gli impianti, i vecchi intonaci dei muri perimetrali, e si è voluto realizzare un progetto di architettura sostenibile con particolare attenzione al tema del risparmio energetico. Tutto il progetto è stato impostato sui principi della bioarchitettura ricercando standards ottimali di confort e salute, risparmio in termini di costi di gestione e sopratutto in termini ambientali e di qualità estetica – architettonica. Si è pertanto utilizzato un impianto di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, annegato in un massetto fonoassorbente totalmente naturale (la materia prima è ottenuta dalla semplice macinazione del solfato di calcio e gli additivi sono ricavati da semi di frutta senza alcuna operazione di sintesi), questo impianto, il cui utilizzo è stato previsto diviso in zona notte e giorno, nella zona giorno risulta egregiamente sostituito da un termo camino di tipo ventilato. Per quanto attiene la produzione di acqua sanitaria si è installato sul lastrico solare un pannello solare che riesce a sopperire alla produzione di acqua calda per quasi tutto l’anno, considerato il bel clima di cui si gode in questa parte del Paese. L’originario impianto distributivo dell’appartamento prevedeva uno spazio di ingresso con vano studio, la zona giorno, il disimpegno con le due camere da letto e il bagno; il progetto di ristrutturazione ha previsto essenzialmente la creazione di un ampio ambiente da dedicare a zona giorno, due bagni, di cui quello padronale direttamente collegato alla camera matrimoniale e una zona destinata ai figli, composta da due aree unite tra loro da una porta a scrigno. Questo nuovo impianto prevede la possibilità di collegare tutti gli spazi tra di loro, in particolare attraverso l’apertura della parete curvilinea, posta sul lato di fondo del salone e spartita in quattro da due pannelli scorrevoli a tutt’altezza che, aprendosi, permettono l’annessione dello studio al salone, ottenendo un più grande spazio di ricevimento. Tale situazione di connessione spaziale è sempre percepita nel disegno del pavimento e del controsoffitto, che trovano reciproca continuità nei due spazi, all’apertura della parete curvilinea; infine questa parete è stata realizzata in cartongesso, prevedendone la demolizione in un futuro, qualora non fosse più necessario avere lo spazio dello studio dedicato ai figli. La zona giorno è stata concepita come spazio dedicato alla convivialità, essa vive d’aria e luce, specialmente in estate godendo dell’apertura sul terrazzo dal quale si ha la vista del mare; il terrazzo è arredato con mobili in legno di teak, in particolare una panca antica di provenienza indonesiana, un dondolo e un barbecue di design. Il salone è definito dal disegno della pavimentazione e del controsoffitto nelle varie zone che lo compongono - in particolare un parete alta due metri lo isola parzialmente dall’ingresso - esso è dedicato al piacere del relax famigliare e della buona compagnia, essendo dotato altresì di un sistema Home – cinema ad alta definizione. Nella progettazione di quest’impianto si è cercato di salvaguardare il più possibile i canoni estetici, pur nel rispetto dei parametri e requisiti acustici e visivi: il telo dello schermo scompare nella controsoffittatura, la mensola per l’appoggio del proiettore risulta sospesa su esili cavi d’acciaio e funge da corpo illuminante a led. Collegata al salone con una vetrata a tutt’altezza è la cucina, il cui tavolo è stato realizzato in marmo bianco Carrara con sagoma a semicerchio duplicato nell’alzata a parete, che presenta un intarsio in marmi policromi raffiguranti un grappolo d’uva. Attraverso una porta a tutt’altezza, con un taglio centrale vetrato, che ripropone in negativo e capovolto lo stesso disegno della vetrata della cucina, si passa nel disimpegno, arredato da un armadio a muro che nasconde la porta di ingresso alla camera da letto matrimoniale. La camera da letto matrimoniale presenta, frontalmente al letto, una parete divisa in quattro parti, alternativamente in muratura e vetro opaline, le due vetrate (una fissa e l’altra scorrevole ) lasciano intravedere il bagno padronale, in particolare l’area vasca, che si colora delle diverse nuance dei led quando è in funzione il soffione cromoterapico. Per quanto attiene i bagni si sono volute creare due oasi di benessere: quello padronale è dotato di vasca idromassaggio e cromoterapia, mentre quello ospiti ha un doccia multifunzione con bagno turco e aromaterapia. Gli ultimi due ambienti costituiscono la zona della casa dedicata ai figli, la prima camera accoglie i due letti e una scrivania, poi vi è un passaggio con armadio a muro, quindi lo studio con libreria a tutta parete e scrivania, un divano trasformabile in letto ospiti, e infine la parete curva che separa-collega al salone. Per quanto attiene le finiture grande attenzione è stata data ai materiali, tutti di massimo pregio, alla ricercatezza dei disegni e all’estrema alla cura dei particolari, frutto di una lunga e attenta progettazione e della maestria artigianale degli esecutori. La pavimentazione dell’appartamento è stata realizzata su disegno con il marmo Bianco Carrara e l’inserimento di una bordura in marmo Rosso Laguna e di due tappeti realizzati con la tecnica dell’intarsio in marmi policromi, uno nella zona di ingresso e l’altro nell’area pranzo, il tutto per evidenziare a pavimento la sagoma del salone che trova il suo naturale prosieguo nello studio, quando questo si apre in continuità alla zona giorno. Il controsoffitto segue il disegni della pavimentazione coprendo la zona di ingresso, illuminata da un cielo stellato a led, perimetra il salone e, oltre la parete curva, lo studio, mentre nei bagni sottolinea ambiti specifici, come nel tondo posto sulla vasca, che contiene l’incasso del soffione cromoterapico . Il pavimento e il rivestimento del bagno “padronale” è costituito da lastre in marmo Rosa Portogallo con decoro perimetrale in mosaico in marmi policromi; il secondo bagno è stato pavimentato e rivestito con lastre di Bianco Carrara con decori in marmo Azul do Mar e quadrotti in vetro sfaccettato realizzati nello stesso colore azzurro del marmo. Tutti i top e le alzate a parete della cucina e dei bagni sono in marmo Bianco Carrara, estratto dallo stesso punto di cava nella città di Massa e tagliato secondo gli spessori desiderati, ciò per evitare differenze di venature e colorazioni. Per quanto attiene l’arredo pochi pezzi di serie e design ( il letto matrimoniale di Borek Sipek della Driade), molti pezzi d’antiquariato di provenienza famigliare e tutto il resto su disegno di progetto: in particolare l’arredo della stanza dei ragazzi con scala di accesso al letto superiore in vetro inserita nella boiserie laccata azzurro e legno wengè, lo studio con la libreria laccata bianca e la porta a scrigno il cui disegno segue il disegno delle mensole, la parete di separazione tra lo studio e il salone rivestita con il parato Fornasetti raffigurante una libreria e sulla quale in cima è affrescato il monito “Faber est suae quisque fortunae”. Questa decorazione parietale è stata realizzata con la tecnica del trompe l’œil, così come quella disegnata in verticale sulla parete del camino, che cita la frase sul fuoco del Cantico delle Creature, ed anche come il roseto raffigurato sulle pareti del terrazzo. Quest’ultimo trompe l’ œil presenta gli stessi motivi floreali delle piastrelle in cotto smaltato, posate nella pavimentazione in pietra di Trani a definire due grandi tappeti centrali, e dei vasi in terracotta posizionati lungo tutto il perimetro del terrazzo.
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    L’appartamento è un attico all’ottavo piano di un edificio ubicato nella zona del Parco Due Giugno della città di Bari, è della consistenza di 145 mq con un terrazzo di circa 50 mq, affacciantesi sulla via principale, ed un balcone interno. L’intervento di ristrutturazione è stato radicale, sono state demolite tutte le tramezzature, la pavimentazione ed il massetto originari, gli impianti, i vecchi intonaci dei muri perimetrali, e si è voluto realizzare un progetto di architettura...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2009
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Anna Mesto Ursini e la sua famiglia
    • Status Completed works
    • Type Apartments
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