Villa unifamiliare pluridimensionale | ANNA MESTO URSINI

UNA VILLA UNIFAMILIARE PLUIRIDIMENSIONALE L’abitazione oggetto dell’intervento è una villa unifamiliare sita in una zona residenziale nell’hinterland barese, facente parte di una stecca composta da quattro ville a schiera simmetricamente accoppiate a due a due. La villa è costituita da un piano seminterrato e due livelli fuori terra, il piano rialzato composto da due grandi ambienti e servizi accessori, non utilizzato dalla committenza prima dell’ intervento, tranne che per gli usi connessi ai servizi, quale zona stireria e lavanderia, e il primo livello ove l’ abitazione era interamente organizzata. L’intervento di che trattasi nasceva dalla precisa esigenza della committenza di rifunzionalizzare il piano rialzato quale zona di ricevimento ed accoglienza, pur mantenendo le funzioni dei locali di servizio, e di ridistribuire la pianta del primo piano, essenzialmente variando l’impianto con disimpegno centrale e ambienti abitativi sui lati ad impianto articolato su una fluida divisione degli spazi, separando la zona-giorno dalla zona-notte. Un’abitazione che conservasse quindi due diverse dimensioni: quella della più grande zona giorno al piano rialzato e quella, calibrata su di una sorta di intima accoglienza, al piano primo, riservato essenzialmente alla fruizione dei componenti del nucleo familiare. L’intervento al piano rialzato si è sostanziato nel realizzare una zona cucina in uno dei vani soggiorno e nell’arredare il secondo ambiente, quello al quale si accede direttamente, quale zona di salotto e di pranzo, atto a ospitare generosamente nelle occasioni di convivialità. L’arredo elegante ma essenziale è costituito da un grande divano angolare in pelle color cuoio e in una credenza con tavolo in legno ambedue d’epoca primi novecento . Al primo piano si è lasciata inalterata la zona notte intervenendo solamente nella zona prospiciente l’ingresso, con la progettazione di un diversa articolazione degli spazi, tale da definire una accogliente zona di ingresso – salotto, uno studio e la cucina. La separazione di questi tre ambiti è in realtà una unione degli stessi, essendo stata realizzata con pareti dotate di ampie porte scorrevoli tipo “scrigno” a tutt’altezza. La delimitazione degli spazi è sottolineata anche dai giochi della controsoffittatura, che copre con una doppia quota in altezza la zona dell’ingresso, si estende verso il salotto nel punto di passaggio allo studio, abbracciando l’angolo dietro cui si posiziona il tavolo da pranzo e infine si riaffaccia al di là dalla parete della cucina per entrarvi e coprirla nella sua interezza. Anche l’illuminazione delinea i diversi ambiti: faretti Swarovski incassati nella controsoffittatura dell’ingresso e del passaggio tra il salotto e lo studio, luce a sospensione centralmente sul tavolo, illuminazione diffusa che si diffonde dalla veletta del controsoffitto della cucina. Per quanto attiene l’arredo è stata realizzata una parete attrezzata laccata e in legno essenza noce nazionale, tra il salotto e lo studio, che ingloba le vetrate scorrevoli: a destra di esse svolge la funzione di capiente cappottiera, poi curvandosi sinuosamente a sinistra è mobile composto da mensole, parte a giorno e parte con anta a vetro, per infine diventare base di appoggio del televisore, utilizzato internamente quale contenitore per l’hi-fi e la strumentazione accessoria. Frontalmente un divano angolare rivestito in tessuto riempie e perimetra lo spazio. Lateralmente al tavolo da pranzo è stata realizzata un’alta armadiatura a muro che funge da dispensa e contenitore di servizio alla cucina, inglobando anche la lavatrice, le ante sono rifinite con laccatura opaca color avorio e listelli orizzontali in legno essenza di noce nazionale. Assialmente a questa zona giorno si apre il passaggio alla zona-notte, con un corridoio che disimpegna due comode stanze da letto – una matrimoniale e una destinate ai figli – oltre ai due bagni. Il pavimento di tutto l’appartamento è in gres porcellanato effetto cotto; le porte sono in legno di noce nazionale, così come i telai delle vetrate, i cui vetri sono stati realizzati riproponendo il disegno presente sul tendaggio. Per quanto attiene i colori le tonalità calde dell’arancio, utilizzate nella scelta dei tessuti, si stemperano nel tono avorio dei cuscini del divano e della pitturazione parietale. Concludendo, le scelte progettuali hanno determinato che nella villa coesistano e si integrino la dimensione spaziale propria dell’ospitalità conviviale con la quiete dimensione familiare degli ambiti domestici.