Ex Convento di Santa Maria Delle Grazie
Restauro e Recupero funzionale Rignano Flaminio / Italy / 2013
L'Ex convento Girolamino di Santa Maria delle Grazie, oggi diruto, è situato alla periferia di Rignano Flaminio, piccolo centro urbano a circa 38 Km dalla capitale. Lungo la via Flaminia, si snoda la serie di percorsi trasversali che distribuiscono le zone residenziali a margine del centro storico: percorrendo un tratto approssimatamente di 1 km (via Leonardo Da Vinci) si incontra l'ex Convento circondato da piantagioni di olivo.
L'intervento di recupero punta a valorizzare i caratteri e le qualità del complesso che verte, oggi in stato di semi-abbandono e necessita dunque di un progetto adeguato a risanarne il contenuto tanto di carattere storico/artistico, quanto funzionale. Il progetto prevede l'adeguamento strutturale ed il consolidamento di vaste porzioni edificate, nonchè riflette sul tema delle lacune, indagando sulla volontà di restituire dignità e importanza all'ex struttura conventuale, attraverso un intervento il più possibile rispettoso della preesistenza e che sappia trarre da semplici gesti, contenuti poetici che tentano di preservare la memoria e lo spirito del luogo.
L’indagine e l’analisi storica, documentaria ed archeologica, la valutazione dello stato attuale di conservazione e dei dissesti statico-strutturali, la lettura dei caratteri architettonici, costruttivi e decorativi, operazioni imprescindibili ed assolutamente connesse con il progetto di restauro e sulle valutazioni di impatto figurativo, derivate tanto dalle scelte architettoniche e conservative, tanto nella integrazione delle tecnologie di recupero/consolidamento nel processo di restituzione dell’organismo: il progetto di recupero si fa carico della necessità di restituire l’organicità e la figuratività dell’immagine perduta, coerente con la piena valorizzazione della preesistenza, nella possibilità di rileggere le trasformazioni e le stratificazioni, pur intervenendo nel senso della trasmissibilità al futuro.
Cercando ispirazione nella cultura della tradizione costruttiva, unita ad una interpretazione in chiave contemporanea, è stata prevista l’integrazione di porzioni murarie lacunose e vere e proprie mancanze volumetriche, attraverso un gesto architettonico-materico, che trae fondamento proprio dalla possibilità di accompagnare le superfici re-intonacate, senza tradire l’organicità architettonica, con l’utilizzo di tavelle in laterizio che descrivono una superficie senza soluzione di continuità (concettualmente un nastro), la quale piegandosi, costituisce elemento verticale, di copertura e pavimentale.
L’utilizzo di un intonaco tradizionale a base di calce idraulica, polveri dello stesso laterizio impiegato nelle ricostruzioni, ed inerti locali, accompagna il trattamento delle superfici, sia interne che esterne, variandone i pigmenti in funzione della qualità dello spazio da rappresentare, tenuto conto della possibilità di creare sfumature tonali e tattili, grazie alla variabilità degli inerti e della loro granulometria.
Gli aspetti funzionali sono legati alle opportunità degli spazi preesistenti, mantenuti inalterati nella loro configurazione: elementi essenziali alla fruizione come scale e servizi sono stati integrati nella composizione, risultando talvolta quasi celati alla vista per non turbare la sequenza formale dell’organismo, oppure parteci di rinnovate esigenze architettoniche, in cui lo spazio è reinterpretato, conservando la memoria della spazialità originaria.
Dal punto di vista dell’utilizzo, questi spazi sono asserviti ad una fruizione aperta e trasformabile, in un processo creativo che gioca sulla concatenamento originario dei locali, seguendo il ritmo di un percorso visivo, olfattivo e de-gustativo che conduce poi a luoghi di condivisione dell’esperienza del gusto: un Museo della Tradizione Artigiana ed Enogastronomica, laddove si possono incontrare allestimenti ed esposizioni permanenti che celebrano le attività legate alle produzioni locali.
L'Ex convento Girolamino di Santa Maria delle Grazie, oggi diruto, è situato alla periferia di Rignano Flaminio, piccolo centro urbano a circa 38 Km dalla capitale. Lungo la via Flaminia, si snoda la serie di percorsi trasversali che distribuiscono le zone residenziali a margine del centro storico: percorrendo un tratto approssimatamente di 1 km (via Leonardo Da Vinci) si incontra l'ex Convento circondato da piantagioni di olivo. L'intervento di recupero punta a valorizzare i caratteri...
- Year 2013
- Main structure Masonry
- Status Research/Thesis
- Type Parks, Public Gardens / Exhibitions /Installations / Monasteries / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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