ALESSANDRO RIDOLFI

Architect Rome / Italy

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ALESSANDRO RIDOLFI
Alessandro Ridolfi nasce a Roma nel 1969.
Nel 1996 si laurea in Architettura presso l’Università “Sapienza” di Roma nel 1996, dove ha svolto attività di ricerca e supporto alla didattica partecipando ad alcune pubblicazioni. Si perfeziona in Architettura Multimediale presso la facoltà di Architettura “Paris Villemin” durante il corso di laurea, e consegue il Master in “Progettazione interattiva, Sostenibile e Multimedialità” presso la Facoltà di Architettura “Roma Tre”.
Nel 2019 è stato nominato come esperto in materia di pianificazione territoriale e urbanistica nel Comitato Regionale per il territorio del Lazio;
È stato Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia dal 2015 al 2017.
È stato Direttore Responsabile della rivista di architettura AR Edizione dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 2015 al 2017.
È stato Membro della Commissione del Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale (Co.Qu.E.) dal 2008 al 2013.
È stato Fondatore dell’Associazione di giovani architetti GiArch nel 2008, associazione nata con lo scopo di promuovere e valorizzare i giovani architetti italiani nel mondo
Architetto e urbanista, Alessandro Ridolfi fonda nel 2005 lo Studio Z14.
Nel 2015 nasce a Roma lo studio Z14 architects
I lavori e gli interventi svolti si articolano nei diversi campi disciplinari, con elaborazione di progetti dalla scala urbana alle singole tipologie architettoniche fino agli elementi di dettaglio. Svolge numerose attività legate all’architettura collaborando con diversi organi della Pubblica Amministrazione.
Realizza a Roma nel 2019 il nuovo IBM Headquarters “Lanterna urbana”.
Il complesso direzionale ad uffici, completamente trasparente, è pensato per essere un segnale urbano nel paesaggio circostante dell’area, specialmente di notte, quando dal suo interno emana luce verso l’esterno. La trasparenza dei volumi durante le ore serali si traduce in un chiarore che trasforma l’intero edificio in una lanterna urbana, un landmark che diventa simbolo di orientamento all’interno della città. Il complesso si integra completamente con il paesaggio che lo circonda e costituisce un organismo unitario con il parco archeologico e le aree verdi circostanti che fanno parte del progetto.
ALESSANDRO RIDOLFI
ALESSANDRO RIDOLFI

Alessandro Ridolfi nasce a Roma nel 1969. Nel 1996 si laurea in Architettura presso l’Università “Sapienza” di Roma nel 1996, dove ha svolto attività di ricerca e supporto alla didattica partecipando ad alcune pubblicazioni. Si perfeziona in Architettura Multimediale presso la facoltà di Architettura “Paris Villemin” durante il corso di laurea, e consegue il Master in “Progettazione interattiva, Sostenibile e Multimedialità” presso la Facoltà di Architettura “Roma Tre”. Nel 2019 è stato nominato come esperto in materia di pianificazione territoriale e urbanistica nel Comitato Regionale per il territorio del Lazio; È stato Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia dal 2015 al 2017. È stato Direttore Responsabile della rivista di architettura AR Edizione dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 2015 al 2017. È stato Membro della Commissione del Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale (Co.Qu.E.) dal 2008 al 2013. È stato Fondatore dell’Associazione di giovani architetti GiArch nel 2008, associazione nata con lo scopo di promuovere e valorizzare i giovani architetti italiani nel mondo Architetto e urbanista, Alessandro Ridolfi fonda nel 2005 lo Studio Z14. Nel 2015 nasce a Roma lo studio Z14 architects I lavori e gli interventi svolti si articolano nei diversi campi disciplinari, con elaborazione di progetti dalla scala urbana alle singole tipologie architettoniche fino agli elementi di dettaglio. Svolge numerose attività legate all’architettura collaborando con diversi organi della Pubblica Amministrazione. Realizza a Roma nel 2019 il nuovo IBM Headquarters “Lanterna urbana”. Il complesso direzionale ad uffici, completamente trasparente, è pensato per essere un segnale urbano nel paesaggio circostante dell’area, specialmente di notte, quando dal suo interno emana luce verso l’esterno. La trasparenza dei volumi durante le ore serali si traduce in un chiarore che trasforma l’intero edificio in una lanterna urbana, un landmark che diventa simbolo di orientamento all’interno della città. Il complesso si integra completamente con il paesaggio che lo circonda e costituisce un organismo unitario con il parco archeologico e le aree verdi circostanti che fanno parte del progetto.